giovedì 28 febbraio 2013

Elezioni 2013: il Circolo del PD ringrazia i suoi elettori per il buon risultato raggiunto.


Il Circolo del Partito Democratico intende esprimere tutto il suo ringraziamento agli elettori per i buoni risultati raggiunti a Bolsena nella tornata elettorale dei giorni scorsi, contribuendo ad eleggere dopo tanti anni un candidato PD alla Camera espressione dell’Alta Tuscia come Alessandra Terrosi.
Alla Camera dei Deputati, in un contesto nazionale rivelatosi particolarmente difficile, rispetto alle elezioni politiche del 2008 il distacco dal PDL si riduce fortemente, passando dai circa 400 voti di differenza di 5 anni fa agli odierni 73 voti di differenza (in termini percentuali si passa da un distacco di 15 punti a 3 punti).
Anche al Senato, lo scarto si riduce passando dai circa 380 voti del 2008 agli odierni 185 voti (percentualmente la differenza passa dai 15 punti del 2008 agli 8 punti odierni).
Alle Regionali il Partito Democratico diventa il partito più votato a Bolsena con 626 preferenze, contro le 623 del PDL, quando alle ultime elezioni del 2010 lo scarto a favore del partito di Berlusconi era addirittura di 600 voti.
A livello di candidato Presidente prevale di un soffio Storace su Zingaretti (soli 24 voti di differenza: 834 contro 812) laddove alle elezioni regionali del 2013 la candidata di centrodestra Polverini superava la Bonino di circa 650 voti.
Il risultato del PD, particolarmente positivo soprattutto alle elezioni regionali, dimostra perciò che la cittadinanza ha particolarmente apprezzato la proposta del PD e le ricette portate avanti dal neopresidente Zingaretti soprattutto in materia sanitaria, anche alla luce della totale incapacità a governare dimostrata dalla precedente Giunta Polverini.

sabato 16 febbraio 2013

Domenica 17 febbraio: appuntamento all’auditorium per i democratici bolsenesi.


Nell’ambito delle iniziative della campagna elettorale in vista delle imminenti elezioni politiche e regionali il Circolo PD di Bolsena organizza per domenica 17 febbraio, alle ore 17, presso l’Auditorium comunale un incontro pubblico per sostenere le ragioni del Partito Democratico.
Interverranno: i candidati alla Camera Alessandra Terrosi, Alessandro Mazzoli, Serenella Ranucci, Daniela Bizzarri e Alessandro Angelelli; il candidato al Senato, nonché ex sindaco di Bolsena, Luciano Dottarelli; i candidati alle regionali Daniela Boltrini e Enrico Panunzi, oltre al segretario provinciale Andrea Egidi ed al segretario del locale circolo Leonardo Parrano.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

venerdì 15 febbraio 2013

Arsenico, Pd e Sel “diffidano” il sindaco

Da più anni Bolsena ha un pessimo rapporto con l’acqua, sia quella del lago che quella proveniente dal suo acquedotto. Nel primo caso per i problemi legati al malfunzionamento degli impianti Cobalb; nel secondo perché, come noto, l’acqua non è potabile a causa delle concentrazioni elevate di arsenico e fluoro. Per tale motivo il sindaco Dottarelli ha emesso apposita ordinanza, che dispone dal 1 gennaio 2013 che l’acqua erogata dal pubblico acquedotto non è utilizzabile per il consumo umano, sia da parte dei privati cittadini e che dalle industrie alimentari.
Sono trascorse molte settimane dall’entrata in vigore dell’ordinanza e non è stata stata trovata alcuna soluzione al problema, ne garantita la quantità minima giornaliera di 5-6 litri pro-capite di acqua potabile.
Nonostante ciò ilsindaco Dottarelli tende a minimizzare ed accusa la minoranza consiliare Pd – Sel, di creare inutili e dannosi allarmismi tra la popolazione, utilizzando la vicenda arsenico a scopo meramente propagandistico.
Facciamo notare al sindaco, che con superficialità e colpevole ritardo, annuncia che saranno installate nuove fontanelle, che queste comunque non sono la soluzione del problema. La soluzione, come più volte sollecitato dalla minoranza, si sarebbe dovuta ricercare a suo tempo, magari prevedendo la miscelazione delle acque, al fine di evitare gli elevati costi di gestione dei dearsenificatori.
D’altronde di tempo ne hanno avuto, lui ed il suo predecessore; visto che dal 1999 il paese è amministrato da una maggioranza di centrodestra e che il problema arsenico risale appunto a quell’anno.
Che non sia inutile e demagogico allarmismo, ma una corretta e sana informazione sostenuta da sobrie iniziative, lo prova l’apprezzamento ed il riscontro delle centinaia e centinaia di firme raccolte tra i cittadini, a sostegno della diffida inoltrata al sindaco ed al presidente della Talete. Perché è chiaro che noi ed i cittadini che l’hanno sottoscritta, siamo pronti a percorrere tutte le strade necessarie, anche legali, per avere ciò che è un nostro diritto: acqua potabile, risarcimento dei danni, accertamento delle responsabilità.
Caro Sindaco, deve capire che i cittadini sono indignati e furenti. Non più disposti a lasciar correre. Si chiedono, ad esempio, per quale motivo ha deliberato un mutuo di 300.000 euro per una piscina che non è certo una priorità, che con tale cifra vedrà lievitare il costo iniziale a circa 1 milione di euro, senza che ciò consenta la sua ultimazione. E’ evidente che in tempi difficili come gli attuali, la piscina non è una priorità.
Ed allora, perché non utilizzare il denaro proveniente da mutuo per rendere potabile l’acqua o per sostituire le tubazioni dell’acquedotto che collega la sorgente di Turona a Bolsena? Visto che questa è l’unica acqua potabile del nostro territorio? Nessuno lo impedirebbe, neanche la Talete, che dovrebbe poi rimborsare il denaro speso.
Circoli Pd Sel Bolsena

sabato 9 febbraio 2013

Arsenico, presentate 350 firme in Comune

Questa mattina i consiglieri comunali Maurizio Puri e Domenico Bordo, rispettivamente appartenenti hai circoli di Sel e Pd, hanno di nuovo inviato al sindaco di Bolsena e al presidente di Talete il documento di diffida che era stata stilato e protocollato nel dicembre scorso.
Questa volta però a sottoscriverlo non sono soltanto i due consiglieri di minoranza, ma alla loro firma si sono aggiunti più di trecentocinquanta cittadini bolsenesi.
Nella parte introduttiva il documento fa riferimento alle molte iniziative svolte ed alle proposte avanzate dai circoli di Sel e Pd negli anni 2011 e 2012 per cercare di far fronte al problema in ambito locale e di come il sindaco Dottarelli e la sua giunta anziché attivarsi non hanno saputo far altro che addossare e scaricare la responsabilità sulla regione Lazio o su altri enti.
Nella parte conclusiva invece vengono diffidati sia il Sindaco Paolo Dottarelli sia il presidente dell’ente gestore Talete Marco Fedele affinché pongano in essere con la più immediata sollecitudine e con risorse non a carico dei cittadini ogni intervento indispensabile per il superamento dell’emergenza arsenico nell’acqua destinata al consumo umano nel comune di Bolsena.
In caso contrario, cita il testo, verranno promosse tutte le azioni volte ad ottenere il rimborso delle bollette emesse da Talete e tutte le altre opportune iniziative, anche legali, per l’ accertamento di eventuali responsabilità civili e penali, a tutela e salvaguardia della salute pubblica.
Inoltre, nella lettera accompagnatoria, i consiglieri di minoranza denunciano anche il fatto che nonostante sia passato più di un mese dalla scadenza della deroga non risultano ancora istallate ne dal Comune di Bolsena, ne dal gestore Talete, un adeguato numero di distributori di acqua depurata da arsenico, quindi potabile, al fine di ridurre al massimo i disagi della popolazione.
Con tale lettera la minoranza ricorda al sindaco Dottarelli e al presidente Fedele che il D.Lgs 31/200 prevede, per le aree colpite da emergenza, un’ approvvigionamento idrico pari a 5-6 litri di acqua potabile giornaliera gratuita, e che nel comune di Bolsena esiste soltanto un distributore di acqua potabile a pagamento.

I circoli Pd e Sel di Bolsena

sabato 2 febbraio 2013

COMMISSIONE ELETTORALE: L’ENNESIMA PREPOTENZA DELLA AMMINISTRAZIONE DOTTARELLI


Purtroppo, ancora una volta, ci troviamo di fronte all’ennesima prepotenza della maggioranza che sostiene il Sindaco Dottarelli.
Il teatro della vicenda, questa volta, è la Commissione Elettorale Comunale, convocata per il 1° febbraio scorso, all’interno della quale, ai sensi dell’art. 13 del d.p.r. 223/1967, deve necessariamente essere rappresentata la minoranza.
Il problema è che il consigliere presente in commissione per la minoranza, Lelio Parrano, è da tempo passato apertamente con la maggioranza, e quindi non sono più garantite le regole democratiche che prevedono che atti delicati come quelli che concernono il procedimento elettorale siano sottoposti al controllo politico della minoranza.
Il Sindaco è stato sordo alle richieste del Consigliere PD Bordo, violando anche la prassi consolidata negli anni passati che prevedeva la scelta di 10 scrutatori da parte della maggioranza e di 6 scrutatori da parte della minoranza.
Ancora una volta, quindi, ci troviamo a contestare la scarsa (per usare un eufemismo) sensibilità democratica dimostrata dalla attuale Amministrazione che con tali atteggiamenti priva di una giusta rappresentanza la minoranza consiliare.