martedì 28 agosto 2012

Piscina dell' Assessore Equitani.....è solo una questione di controlli che non si vogliono attuare.



La notizia dei giorni scorsi che ha visto coinvolto l' Assessore Equitani e le vicende della sua piscina costringe tutte le forze politiche locali ad affrontare di nuovo un tema assai discusso in passato e sopratutto negli ultimi mesi, cioè come agire dal punto di vista amministrativo per poter salvaguardare al meglio il nostro territorio.

La vicenda può così riassumersi: la piscina di un  campeggio di Bolsena, del quale Equitani e contitolare, è aperta al pubblico ed utilizzata dagli ospiti del campeggio che preferiscono prendere un bagno in piscina piuttosto che nel lago. Nei giorni scorsi, la piscina è stata svuotata e riempita con acqua di lago; il riempimento era a circa la metà quando un campeggiatore indignato, ha denunciato quanto stava accadendo ed ha fatto intervenire forze dell’ordine e magistratura.
Si osserva che le acque che vengono immesse nelle piscine debbono avere la caratteristica della potabilità; inoltre, per prelevare acqua dal lago, necessita l’apposita autorizzazione.
Equitani si giustifica dicendo che l’acqua sporca della piscina è stata portata in un depuratore e che è stata prelevata acqua dal lago senza autorizzazione per necessità, in quanto utilizzando acqua di acquedotto per il riempimento sarebbe stato necessario troppo tempo.  

Sicuramente l'atteggiamento tenuto da Equitani non è assolutamente il più consono considerando che la sua doppia carica, sia a livello provinciale (come Assessore all' Ambiente), che a livello locale (come Assessore all' Urbanistica) lo obbligherebbe  moralmente ad essere il primo garante di suddetta salvaguardia.

Ma ciò che più ci preoccupa non è tanto il grave errore che l' Assessore ha commesso, cercando poi di giustificarsi con grande imbarazzo, ma è ciò che ha sostenuto (sempre con grande imbarazzo) per  dare una spiegazione dell' accaduto.

Infatti proprio lui con troppa schiettezza ha dichiarato che “se qualcuno facesse un giro  per vedere quanti prelevano l' acqua dal lago a puro consumo personale si dovrebbe denunciare tutti”.
E noi siamo sicuri che è proprio così, però forse Equitani non si è reso conto che per difendersi non ha fatto altro che autodenunciare se stesso e l' Amministrazione nella quale opera, dato che è proprio dalle amministrazioni comunali che si dovrebbe operare con accurati e costanti controlli, anche rigidi se necessario, per far si che tutti gli abitanti rispettino le regole in maniera equa in nome del bene comune.

In diverse circostanze le forze di opposizione hanno cercato di stimolare, sia il Sindaco Dottarelli che la sua Giunta, nel prendere provvedimenti più seri nei controlli per la salvaguardia del territorio, sopratutto in un momento in cui ci si è resi conto che per una corretta gestione delle acque interne come quelle del nostro lago non si può soltanto far fede a finanziamenti regionali dei quali ancora oggi si è visto ben poco, ma bisogna iniziare ad impegnarsi seriamente nell' operare tramite controlli serrati e regole più rigide anche a costo di scelte non del tutto populistiche.

Insomma, chi ha il dovere di controllare lo dovrebbe fare con grande senso di responsabilità utilizzando tutti i mezzi e le risorse umane a disposizione. Ma come si fa a sensibilizzare la cittadinanza se chi dovrebbe essere garante del controllo è il primo a non rispettare le regole più basilari?

Circolo PD Bolsena
                                                                                                       SEL Bolsena

venerdì 24 agosto 2012

Un’intera zona della nostra cittadina presenta gravi problemi al servizio idrico.


Ancora una volta come Circolo del Partito Democratico di Bolsena intendiamo rendere nota una situazione incresciosa che da troppo tempo si sta verificando in un intero quartiere della nostra cittadina.
Nella zona intorno a Via della Rena, infatti, è da alcuni mesi che si evidenzia una grave limitazione del flusso di acqua corrente nel tardo-pomeriggio sera, quando, alla fine della giornata, risulta invece più indispensabile un normale approvvigionamento idrico.
Peraltro negli ultimi giorni tale fenomeno si sta verificando anche nelle ore centrali della giornata, così da aumentare ancor di più i disagi dei cittadini che abitano nella zona.
L’Amministrazione comunale non può e non deve trincerarsi dietro il paravento della gestione idrica in mano alla Talete, ma piuttosto deve intervenire prontamente, visto anche che la società idrica in questione è partecipata dagli stessi Comuni, compreso il Comune di Bolsena.
Riteniamo, dunque, che debbano essere presi i necessari provvedimenti per ovviare a tale situazione ed agire al più presto per migliorare un servizio che tra potabilità dell’acqua e disservizi vari non garantisce in alcun modo i cittadini e non corrisponde alle alte tariffe pagate dagli stessi.

mercoledì 1 agosto 2012

Arsenico: ancora una volta si metteranno le mani nelle tasche dei cittadini.

Stupiscono ancora una volta, anche se purtroppo in negativo, le decisioni e le parole del Presidente della Regione Polverini e del nostro Sindaco Dottarelli.
Capiamo bene l’imbarazzo di quest’ultimo a proposito della vicenda arsenico, sulla quale l’Amministrazione comunale non ha mai speso parole di chiarezza e forse, proprio per questo motivo, ha impiegato ben quattro mesi per rispondere alla interrogazione proposta dal Consigliere PD Bordo in merito ai provvedimenti per rendere sicura e potabile l’acqua delle nostre case.
Quattro mesi per partorire il niente, o meglio per sentirsi rispondere ciò che tutti  immaginavano.
Ancora una volta, infatti, a rimetterci saranno tutti i cittadini che, per la Regione Lazio, dovranno coprire i costi dei dearsenificatori con aumenti sulle bollette dell’acqua.
La scelta appare incredibile alla luce di diverse circostanze.
Innanzitutto il costo per l’installazione dei dearsenificatori risulterebbe minimo per il bilancio regionale; inoltre tale decisione appare ancora una volta colpire il territorio della Tuscia che, di fatto, è l’unico che per ragioni naturali soffre il problema dell’arsenico nell’acqua.
Non si capisce dunque a cosa servano i numerosi rappresentanti del nostro territorio ai piani alti dell’Amministrazione regionale: in primo luogo l’Assessore Birindelli ed il neo-capogruppo PDL Battistoni.
Peraltro la completa stasi di Comune e Regione, nonostante le ripetute interrogazioni ed i solleciti del PD, sembra portare direttamente ad una mancata potabilità dell’acqua a partire dal 1° gennaio 2013, considerato che non appare realistico poter portare a termine eventuali procedure per l’installazione di dearsenificatori entro quella data.
Sono facilmente immaginabili, ancora una volta, tutti gli enormi disagi, anche economici, che dovranno sopportare i cittadini e le attività produttive.