mercoledì 1 agosto 2012

Arsenico: ancora una volta si metteranno le mani nelle tasche dei cittadini.

Stupiscono ancora una volta, anche se purtroppo in negativo, le decisioni e le parole del Presidente della Regione Polverini e del nostro Sindaco Dottarelli.
Capiamo bene l’imbarazzo di quest’ultimo a proposito della vicenda arsenico, sulla quale l’Amministrazione comunale non ha mai speso parole di chiarezza e forse, proprio per questo motivo, ha impiegato ben quattro mesi per rispondere alla interrogazione proposta dal Consigliere PD Bordo in merito ai provvedimenti per rendere sicura e potabile l’acqua delle nostre case.
Quattro mesi per partorire il niente, o meglio per sentirsi rispondere ciò che tutti  immaginavano.
Ancora una volta, infatti, a rimetterci saranno tutti i cittadini che, per la Regione Lazio, dovranno coprire i costi dei dearsenificatori con aumenti sulle bollette dell’acqua.
La scelta appare incredibile alla luce di diverse circostanze.
Innanzitutto il costo per l’installazione dei dearsenificatori risulterebbe minimo per il bilancio regionale; inoltre tale decisione appare ancora una volta colpire il territorio della Tuscia che, di fatto, è l’unico che per ragioni naturali soffre il problema dell’arsenico nell’acqua.
Non si capisce dunque a cosa servano i numerosi rappresentanti del nostro territorio ai piani alti dell’Amministrazione regionale: in primo luogo l’Assessore Birindelli ed il neo-capogruppo PDL Battistoni.
Peraltro la completa stasi di Comune e Regione, nonostante le ripetute interrogazioni ed i solleciti del PD, sembra portare direttamente ad una mancata potabilità dell’acqua a partire dal 1° gennaio 2013, considerato che non appare realistico poter portare a termine eventuali procedure per l’installazione di dearsenificatori entro quella data.
Sono facilmente immaginabili, ancora una volta, tutti gli enormi disagi, anche economici, che dovranno sopportare i cittadini e le attività produttive.