venerdì 28 giugno 2013

Rifiuti: Bolsena come Napoli, tra clientelismo e sistema di raccolta differenziata troppo scarsa .

Tutti voi cittadini vi sarete resi conto che per l'anno in corso le rate della tassa sui rifiuti non
saranno più due ma bensì tre.
Questo perchè la Tares, nuova norma che regola la tariffa sui rifiuti e sui servizi così detti
indivisibili, prevede degli aumenti che il nostro ente locale non è ancora in grado di
calcolare.
Ma purtroppo bisogna sottolineare che l'aumento di tale tassa dipende anche dalle scelte che
gli enti locali hanno effettuato in passato. Una su tutte riguarda il sistema di raccolta
differenziata.
Praticamente il concetto rimane sempre lo stesso: più si differenzia e più si abbassano i costi
in discarica. Tale abbassamento dei costi produce un notevole risparmio sull'aliquota
variabile e di conseguenza un notevole risparmio per quanto riguarda la bolletta dei
cittadini.
Questo è ciò che avviene nei molti Comuni considerati “Virtuosi” che già da diverso tempo
hanno investito notevoli risorse per un corretto sistema di raccolta. Alcuni di essi superano
addirittura l'80% che oggi li premia con una riduzione dei costi e gli da la possibilità di
applicare le tariffe tramite il così detto sistema di Tassazione Puntuale.
Naturalmente non è il nostro caso. La nostra Giunta non si può certo definire virtuosa visti i
risultati ottenuti con questa procedura di raccolta differenziata.
Infatti i dati ufficiali del 2012 registrando un scarso 52% mettono in evidenza che il sistema
caparbiamente scelto ed utilizzato tramite le isole ecologiche sia un totale fallimento e che
continuando così il raggiungimento del 70% prefissato un paio di anni fa sia del tutto
inconseguibile.
L'inefficienza del servizio viene anche dimostrata dalle foto scattate Venerdì scorso alle ore
19,00 circa presso l'area ecologica di via IV Novembre.
Immaginate che bello spettacolo per gli abitanti di quella zone e per i pellegrini del Giubileo
che transitano a piedi proprio in quella via per recarsi in visita alla vicina Basilica di Santa
Cristina.
E' doveroso inoltre far notare quanto la raccolta di rifiuti nel nostro Comune sia caduta in un
sistema quanto meno curioso e forse clientelare che l' amministrazione sembra usare in tutti
i settori.
In passato ad esempio, con il chiaro scopo di favorire qualche stipendio abbiamo affidato la
gestione alla Società Pluriservizzi e guarda caso, dopo che normative statali ci hanno
imposto di prendere altre strade, l' ex Presidente di tale Società, che negli anni scorsi con il proprio operato ha contribuito ai deludenti risultati raggiunti e oggi assunto presso l' ente
esterno che ha vinto l'appalto per la raccolta e lo smaltimento.
Non vorremmo essere maligni, magari ci sbagliamo e forse è solo un caso!! Ma a noi tutto
ciò fa pensare al classico rituale italiano di come uscire dalla porta e rientrare dalla finestra.
E se così fosse il nostro caro Sindaco avrebbe potuto far risparmiare almeno questi ai
cittadini bolsenesi.
Comunque, al di la di tutto ciò, chiediamo alla Giunta di modificare radicalmente questo
sistema di raccolta e ci farebbe piecere che nelle scelte importanti il Sindaco, invece di fare
tutto da solo, iniziasse a coinvolgere non solo noi come organo di minoranza ma tutti i
cittadini.

 I Consiglieri di minoranza:
Puri Maurizio, gruppo SeL
Bordo Domenico, gruppo Pd




giovedì 20 giugno 2013

Bolsena città turistica?

La domanda è sicuramente provocatoria ma potrebbero giustamente porsela i numerosi cittadini e soprattutto turisti che vorrebbero usufruire dell’unica spiaggia pubblica di Bolsena, nella zona Guadetto.
A differenza degli altri paesi del lago che hanno rinnovato il proprio litorale negli ultimi anni, nella nostra cittadina l’amministrazione comunale sembra dimenticare del tutto la zona del Guadetto che dovrebbe, al contrario, essere oggetto di particolari attenzioni, in considerazione della vocazione turistica della nostra cittadina.
Purtroppo, però, la spiaggia pubblica, già limitata al minimo come estensione dalla dissennata gestione del livello delle acque, risulta un pessimo biglietto da visita per tutti i turisti che vogliano passare delle ore di relax nelle attività balneari.
La spiaggia si presenta più sporca del solito, con la totale assenza sia di una fontanella potabile (l’unica in zona presenta il “triste” avvertimento “acqua non potabile”), sia di qualsiasi servizio igienico che di docce.
L’idea di trascuratezza sarà poi avvalorata nel turista che frequenti per escursioni a piedi ed in mountain bike (ed in tanti apprezzano tali attività) le strade poderali nelle nostre campagne, del tutto trascurate dal Comune e perciò infestate dai rovi ed in certi tratti ai limiti della praticabilità.

Riteniamo quindi necessario che l’Amministrazione si attivi al più presto in settori così nevralgici per l’economia bolsenese.

lunedì 3 giugno 2013

Paratoie del fiume Marta, una gestione pessima!

Come più volte segnalato negli ultimi tempi, l’eccessiva altezza dell’acqua del lago, continua a provocare danni ai campeggi ed alle altre attività turistiche e produttive che si svolgono in prossimità degli arenili.
I danni sono dovuti all’erosione della spiaggia, alla demolizione di recinzioni e pontili, all’impossibilità di posizionare tende e roulotte, a causa del terreno reso paludoso e cedevole dall’innalzamento della falda. A questi danni diretti, se ne aggiungono altri dovuti al mancato deflusso dei fossi, che comportano degli interventi di pulizia e approfondimento degli alvei, con costi aggiuntivi a carico della collettività.
Tutto ciò è frutto, oltre che delle prolungate piogge di questa anomale primavera, della maldestra gestione delle paratoie (bocchette) sull’incile del fiume Marta; la cui gestione è affidata all’ente regionale Ardis. Gli esperti dell’Ardis dicono che studi approfonditi sconsigliano un’ulteriore apertura delle paratoie.
Tutto ciò, almeno fino a pochi giorni fa quando, di fronte a quella che stava diventando una sorta di sollevazione della popolazione, si sono rimangiati le loro dotte argomentazioni ed hanno fatto ciò che logica impone: una maggiore apertura delle paratoie, per consentire un maggior deflusso delle acque del lago e un abbassamento del livello dello stesso.
Ma le ragioni di tale ostinazione quali sono? Davvero sono le modeste spiegazioni che vengono fatte circolare? Si parla ad esempio, dell’interesse che avrebbe Marta a tenere alte le acque del lago, per impedire l’insabbiamento del porto; tralasciando il fatto che Marta, come Bolsena, subisce danni evidenti da questa situazione.
Oppure, degli allagamenti che interessano la foce del Marta, con conseguenti danni alle costruzioni ed alle attività agricole. O ancora, di una malgestione volontaria, finalizzata alla costituzione ex novo di un ente gestore del Marta, ovvero di un nuovo carrozzone con costi per direttore, vicedirettore, consiglio di amministrazione, etc.
Noi crediamo che queste sia tutte mezze verità; mentre la ragione vera, come molti ormai iniziano a dire, siano le centrali idroelettriche (centraline) posizionate lungo il fiume Marta, che producono energia elettrica accedendo a contributi pubblici. E’ forse il caso di ricordare che le concessioni di derivazione dal fiume Marta sono assentite dalla Regione Lazio, con il parere vincolante dell’Ardis.
Dicono che queste centrali, denominate S. Savini 1, S. Savini 2, S. Savini 3 e Fioritella, per il loro regolare funzionamento, non hanno bisogno di un flusso di acqua eccessivo ma, piuttosto, costante nel tempo: appare evidente che il loro regolare funzionamento è garantito anche nei mesi siccitosi estivi se, nel lago, c’è un imponente riserva di acqua.
La questione appare opaca e merita una maggiore attenzione. Dopo il perdurante silenzio dei vecchi assessori regionali e provinciali, che pure provengono dal nostro territorio, si chiede di fare chiarezza. Si invitano pertanto i nuovi consiglieri regionali ad indagare la vicenda, che presenta sin troppi lati oscuri.
Domenico Bordo
Consigliere comunale Pd Bolsena