martedì 20 agosto 2013


NON ABBIAMO PAURA

A SEGUITO DELLA DENUNCIA QUERELA PROPOSTA DALL’ASSESSORE EQUITANI NEI NOSTRI CONFRONTI, CI LIMITIAMO A RIPORTARE IL TESTO DI ALCUNI COLLOQUI TRA EQUITANI STESSO E BIRINDELLI APPARSI SUL CORRIERE DI VITERBO DEL 7 AGOSTO 2013

Birindelli: “Eh io so’incazzata nera col Comune de Bolsena, eh chiamame”
Equitani: “Angela (inc.) hanno bocciato… hanno bocciato quello de casa mia”
Birindelli: “Be allora la colpa è tutta tua che c’hae mannato su ste fija de na mignotta… l’hai fatti sta lì”
Equitani: “e lo so e infatti adesso li mando via tutti… ne (inc.)”
Birindelli: “(inc.) … ma piali a calci nel culo a  tutti e tre no due, tre”
Equitani “(inc.)… vanno via tutte e due vanno via tutte e due a fine mese vanno via a fine mese… dai ti chiamo dopo comunque ti fò sape”

IL PARTITO DEMOCRATICO DI BOLSENA NON SI LASCIA INTIMIDIRE E RIBADISCE LA RICHIESTA DI DIMISSIONI IMMEDIATE DELL’ING. EQUITANI DA ASSESSORE ALL’URBANISTICA DEL COMUNE DI BOLSENA



PD Circolo di Bolsena

domenica 11 agosto 2013

Equitani vuole fare chiarezza? Il PD di Bolsena non vede l’ora!

Stamattina con stupore abbiamo appreso dalle colonne del Corriere di Viterbo che l’Assessore Equitani ha proposto nei confronti del suddetto giornale nonché nei confronti del Partito Democratico di Bolsena una querela per diffamazione in relazione alle vicende dell’Ufficio Tecnico comunale.
L’Ing. Equitani ha motivato questo atto con la volontà di fare finalmente chiarezza, anche ricorrendo alla via giudiziaria.
In primo luogo questa scelta ci appare ancora una volta elusiva in quanto l’Assessore non risponde minimamente nel merito delle vicende ma cerca di intimorire la libera dialettica democratica.
Precisiamo quanto segue:
1) il PD di Bolsena è ben lieto di chiarire le vicende in questione in tutte le sedi che si riterranno opportune, anche davanti al Giudice;
2) il nostro circolo è pronto ad intraprendere qualunque azione politica si riterrà necessaria, compresa la richiesta di un Consiglio comunale straordinario con audizione dei responsabili dell’Ufficio Tecnico che si sono succeduti negli ultimi anni;
3) considerata la enorme gravità dei fatti provvederemo a richiedere una interrogazione parlamentare.
Su sollecitazione di molti cittadini provvederemo poi, qualora fosse riconosciuto un risarcimento a carico delle casse comunali nei contenziosi in corso, ad evitare che le responsabilità degli amministratori ricadano sulle tasche dei cittadini.
Chiediamo, infine, all’Ing. Equitani di consentire ai bolsenesi il meritato riposo ferragostano, visto che anche lo scorso anno, per i problemi legati alla gestione della piscina del proprio campeggio, è salito alla ribalta della cronaca.

Per tutti questi motivi ribadiamo la richiesta di dimissioni dell’Assessore Equitani.

Equitani-Birindelli: affari privati in Comune.

Quanto il PD di Bolsena va dicendo da anni, sia nei consigli comunali che nelle altre sedi pubbliche, riguardo la sconcertante gestione dell’ufficio tecnico comunale, trova oggi la più plateale delle conferme, con la pubblicazione delle intercettazioni dei colloqui intercorsi tra Equitani e Birindelli.
Ne esce un quadro avvilente, per la nostra cittadina,  per i suoi abitanti e non solo! Un “Sistema Bolsena” che persegue senza esitazioni i propri interessi, calpestando i diritti di coloro che vi si frappongono.

Ma andiamo al tema del giorno ed alla travagliata vita dell’ufficio tecnico del Comune di Bolsena. La storia è nota, ma vale la pena  ricapitolare per sommi capi.

Era il 2008 quando l’allora tecnico comunale, Arch. Mario Dinarelli, venne prima rimosso da Responsabile del Settore Lavori Pubblici e successivamente, nel 2009, anche da quello di Responsabile del Settore Urbanistica del Comune di Bolsena. Le motivazioni addotte erano quelle di una rotazione delle professionalità interne, oltre al fatto che lo stesso era sottoposto ad indagini da parte dalla Procura della Repubblica di Viterbo. Indagini, basate su esposti anonimi, che nella sentenza del GUP approdano ad un non luogo a procedere perché il fatto non sussiste; nella sentenza si legge che “..le dichiarazioni accusatorie di Equitani Paolo e Birindelli Angela non hanno trovato riscontri tali da evidenziare…”, ed ancora che i due “nutrivano o potevano nutrire una certa animosità verso il prevenuto: il sindaco (allora) Equitani, a causa di un processo subito dalla moglie Cristoferi Augusta, nei confronti della quale il Dinarelli aveva adottato delle ordinanze di sospensione lavori e di demolizione per presunti abusi della srl ATI legalmente rappresentata dalla Cristoferi, che gestiva un campeggio a Bolsena……. La Birindelli per contrasti professionali con l’imputato”; parlavamo di “Sistema Bolsena”.
Nel 2012 annotiamo le dimissioni da Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale dell’Ing. Pietro Marziali, pubblicamente motivati da un aggravio imprevisto degli impegni professionali.
Scopriamo ora, con la pubblicazione delle citate intercettazioni telefoniche, che  la cacciata dei Tecnici Lisoni e Mariani, è dovuta  alla bocciatura  dei progetti di Equitani e Birindelli.

Il PD di Bolsena chiede di porre fine a questo tourbillon indecoroso, che sta portando solo danni e costi aggiuntivi ai cittadini. Ricordiamo che attualmente è pendente una causa per demansionamento e mobbing tra l’arch. Dinarelli ed il Comune di Bolsena, che comporterà  probabilmente un indennizzo al primo da parte del Comune di Bolsena, naturalmente a spese dei cittadini. Inoltre l’attuale gestione dell’Ufficio Tecnico di Bolsena, affidato ad un Perito Industriale, comporta dei costi aggiuntivi, ad esempio per progetti e perizie da parte di  tecnici esterni, cioè per lavori che potrebbero essere svolti dall’ufficio comunale stesso.

Per le ragioni sopra esposte e considerato che le pressioni esercitate dal duo Equitani-Birindelli, per questioni meramente personali, sull’ufficio tecnico di Bolsena sono di una gravità politica enorme, il PD di Bolsena rinnova la richiesta di dimissioni immediate  dell’Ing. Paolo Equitani, Assessore all’Urbanistica del Comune di Bolsena.


venerdì 2 agosto 2013

E' ORA DI FARE CHIAREZZA

Le affermazioni che emergono dai verbali della magistratura e lette sui giornali in questi
ultimi giorni rappresentano un quadro drammatico della politica bolsenese.
Probabilmente siamo soltanto noi e qualche altro scaltro consigliere di maggioranza del
nostro Comune a non rimanere sorpresi da quello che rivelano le intercettazioni telefoniche
tra la Birindelli ed Equitani.
Dico questo perché i colloqui privati tra i due Assessori, ormai resi pubblici, non fanno altro
che confermare quello che la minoranza ha sempre sostenuto in Consiglio, ogni qual volta
che si è trovata di fronte ad un avvicendamento del tecnico comunale.
Abbiamo sempre espresso parere nettamente contrario per vari motivi: innanzitutto per il
fatto che la collaborazione di un tecnico esterno è sempre e comunque un costo aggiuntivo
che va a gravare sul bilancio comunale senza motivo, ma sopratutto perché abbiamo capito
da subito che dietro a questi continui avvicendamenti non c'era una vera e propria esigenza
volta al miglioramento del servizio, come si è voluto far credere, ma ben altri motivi legati
al comportamento dei tecnici rispetto alle pressioni ad alle richieste di alcuni elementi della
Giunta.
La maggioranza si è sempre giustificata ponendola sul piano della fiducia, mentre invece da
quanto emerge è chiaro che non si è trattato di mancanza di fiducia ma di una sorta di
punizione legata alla disobbedienza dei tecnici riguardo a delicate pratiche edilizie. 
Ed è per questo che il nostro senso di responsabilità ci obbliga a chiedere all'Assessore
Equitani di dimettersi quanto prima dal suo incarico.
Un altro fattore che ci preoccupa notevolmente è il silenzio del nostro Sindaco.
In questi giorni la stampa ha messo in evidenza degli elementi che sottolineano delle
scorrettezze nel nostro sistema amministrativo e crediamo che a questo punto il Sindaco
Dottarelli abbia l'obbligo di dare spiegazioni sull'accaduto.
Non è eticamente corretto che rimanga muto di fronte a delle accuse che riguardano alcuni
dipendenti e subalterni che operano nell'ambiente amministrativo che lui stesso da quattro
anni gestisce.
Ricordiamo al Sindaco di tener conto del senso morale legato al suo ruolo.
E' inoltre ora di dimostrare ove possibile, la sua estraneità riguardo allo scandaloso metodo
utilizzato.
Se non avrà la forza e gli elementi per dimostrare tutto ciò forse è il caso che si dimetta
anche lui. 

I Consiglieri di minoranza:
Puri Maurizio, gruppo SeL
Bordo Domenico, gruppo PD